Il festival Un mare di cinema – Eolie in video si è svolto a Lipari dal 12 al 20 luglio 2013 in occasione del quale sono stati organizzati eventi, mostre e proiezioni, favorendo la diffusione e la promozione della cultura eoliana e siciliana, in ambito nazionale e internazionale.

Gli eventi e la presenza di personalità del settore cinematografico hanno determinato l’elevata qualità della manifestazione che quest’anno è stata caratterizzata dalla diversificazione delle iniziative a favore di una maggiore ricchezza culturale  e dalla delocalizzazione mirata a qualificare il territorio e a ottimizzare le risorse locali. Il festival ha creato nuove occasioni di incontro, scambio e confronto anche tra i giovani artisti del panorama cinematografico attraverso la proiezione dei Corti del concorso Eolie in Video e la collaborazione dei giovani studenti dell’Università Ca’ Foscari d Venezia.

Grande successo è stato riscontrato con Eolie in Video, concorso per cortometraggi che premia la competenza e la creatività di giovani registi italiani e stranieri.

I Cortometraggi in concorso sono stati i seguenti:

1 Genesi di Donatella Altieri 40 Miguel Bandini né carne né pesce né niente di Michele Marchi
2 Penny Wirton una scuola così di Elisabetta Angelillo 41 Principessa di Vito Marinelli
3 Lettera d’amore e di libertà di Neri Andervolti 42 Tierra fértil di Mejia Daniel
4 Le fils de l’homme di Francesco Maria Attardi 43 Settanta di Pippo Mezzapesa
5 Io te e il mare di Francesca Baglietto 44 Full of life di Vincenzo Mineo
6 Ce l’hai un minuto? di Alessandro Bardani 45 La famiglia di Lucilla Mininno
7 Arradio di Sara Basile e Flavia Grita 46 Helicopter club di Ruggero Miti
8 La visita di Marco Bolla 47 Milkshake di Diego Monfredini
9 Self – la caccia nel vento di Emanuele Bonomi 48 The Ordinary Job di Erika Monte
10 La parte che manca di Paolo Budassi 49 Una furtiva lagrima di Michele Moscatelli
11 Job di Fabio Cacia 50 L’incognita di Enrico Muzzi
12 Un giardino che rideva di Giuseppe Carleo 51 Erogatore 3 di Marco Napoli
13 L’arte dell’incontro di Simone Carnovale Claudio Garino 52 Noi e gli altri di Max Nardari
14 No Signal di Raffaele Carro 53 15 Anni di Cristiano Novelli
15 Violetta, la cortigiana di David Casals 54 Vai col liscio di Pier Paolo Paganelli
16 La casa di Ester di Stefano Chiodini 55 Itaca di Andrea Palamara
17 L’isola di Lorenzo di Enrico Conte 56 Senza scorta di Nicola Petralia
18 Esc di Giuseppe Curti 57 Cloro di Laura Plebani
19 Incompleta armonia di  Emanuele D’Antonio 58 Rumore bianco di Alessandro Porzio
20 Un ritorno di Ciro D’Emilio 59 Non dimenticar le mie parole di Riccardo Rabacchi
21 Il filo di Arianna di  Federica D’Ignoti 60 Perfetto di Corrado Ravazzini
22 Fine del mondo di Pierre D’Oncieu 61 Silvano Agosti di Donato Ravini
23 Vicolo d’amore di Gaetano Di Lorenzo 62 Wake di Sabbatini Sante
24 Diritto di morte di Loris Di Pasquale 63 Il più bel giorno della mia vita di Dino Santoro
25 2011 Odissea di P di Andrea Falconi 64 Ammore di Paolo Sassanelli
26 Shapes recording di Giuliana Fantoni 65 Corpo a corpo di Francesco Segré
27 Memorial di Francesco Filippi 66 Il gabbiano di Luigi Siracusa
28 Birth of a turtle di Pietro Fabio Fodaro 67 Technical problem di Cecilia Spera
29 La voce del sud di Massimo Forestello 68 Impunito di Mario Spinocchio
30 Withered flower di Maurilio Forestieri 69 Crocodile tears di Anna Mila Stella
31 Paradisi tramandati di Fabio Gargotta 70 Primera comunión di Chiara Sulis
32 Le tette di una diciottenne di Gennari Luca 71 Ci vuole un fisico di Alessandro Tamburini
33 Luciano e il centro sociale di Gabriele Gismondi 72 Il Riscatto di Giovanna Taviani
34 Una morte annunciata di Valerio Groppa 73 Melpomene di Michele Testi
35 Frammenti di Massimiliano Guelfi 74 Non è successo niente di Chantal Toesca
36 Stefy68 di Iannuzzi Davide 75 Narcissus di Laura Ugolini
37 Sconosciuti di Tommaso Landucci 76 Tutto in una notte di Stefano Valentini
38 Dreaming apecar di Dario Leone 77 Nati per correre di Michele Vannucci
39 Reflect that/First person di Lettieri Francesco 78 Bibliothèque di Alessandro Zizzo

Una giuria qualificata composta da 7 esperti del settore cinematografico ha selezionato i seguenti cortometraggi partecipanti al concorso:

L’incognita di Enrico Muzzi
Perfetto di Corrado Ravazzini
Genesi di Donatella Altieri
Le fils de l’homme di Francesco Maria Attardi
Arradio di Sara Basile e Flavia Grita
La parte che manca di Paolo Budassi
Ammore di Paolo Sassanelli
Ci vuole un fisico di Alessandro Tamburini
Bibliothèque di Alessandro Zizzo
Ce l’hai un minuto? di Alessandro Bardani
Un ritorno di Ciro D’Emilio
Il filo di Arianna di Federica D’Ignoti
Sconosciuti di Tommaso Landucci
Noi e gli altri di Max Nardari
Non è successo niente di Chantal Toesca
Job di Fabio Cacia
Vicolo d’amore di Gaetano Di Lorenzo,
Luciano e il centro sociale di Gabriele Gismondi

UN MARE DI CINEMA – EOLIE IN VIDEO 2013

2013
Luglio Venerdì 12 luglio:
● Terrazza Residence Alberghiero – Lipari - Conferenza Stampa di presentazione della manifestazione, in occasione della quale è stata realizzata una video intervista al presidente del Centro Studi Eoliano Antonino Saltalamacchia e al vicesindaco di Lipari Gaetano Orto. La video intervista è stata pubblicata sul sito d’informazione www.bartolinoleone-eolie.it
● Coral Beach - Lungomare - Canneto - Proiezione corti degli allievi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Eolie in video - Concorso cortometraggi alla presenza degli autori.

Domenica 14 luglio:
● Hotel Carasco – Lipari – Musica e Cinema: frammenti di film girati alle Eolie con accompagnamento musicale al pianoforte del Maestro liparota Salvatore Gitto.
Il numeroso pubblico ha potuto assistere alla proiezione di alcune delle sequenze più suggestive di celebri film ambientati e girati alle Isole Eolie: immagini in bianco e nero alternate alle più recenti a colori, volti conosciuti del cinema di ieri e di oggi, scene memorabili e frammenti più rari: un evento suggestivo il cui filo conduttore è stato il tipico paesaggio eoliano; un’imperdibile immersione tra il mare, le rocce e le coste mediterranee che il pubblico ha potuto sia vivere sullo schermo che ammirare dal vivo grazie alla magnifica vista che faceva da sfondo alla proiezione.
Le note classiche e le colonne sonore del pianoforte di Salvatore Gitto hanno accompagnato famose scene tratte dal film L’avventura di Michelangelo Antonioni, e a seguire alcune tra le più suggestive di Kaos dei fratelli Taviani, per poi passare a Stromboli terra di Dio di Roberto Rossellini e Vulcano di William Dieterle, con le indimenticabili interpretazioni rispettivamente di Ingrid Bergman e Anna Magnani. Non potevano mancare frammenti tratti da film più recenti che hanno sfruttato l’incredibile bellezza naturalistica dell’arcipelago, a cominciare dai villaggi di Stromboli de La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, passando per i luoghi del documentario Fughe e approdi di Giovanna Taviani per approdare a Salina, sui memorabili volti di Philippe Noiret e Massimo Troisi ne Il postino, accompagnati dal tema della colonna sonora del film composta da Luis Bakalov e vincitrice del Premio Oscar 1996. Le isole viste con gli occhi ironici e disincantati del Nanni Moretti di Caro Diario hanno infine concluso la selezione della serata e la coinvolgente interpretazione del Maestro Gitto.

Vincitore di premi in più di 20 concorsi pianistici di livello nazionale e internazionale, il Maestro Salvatore Gitto, si è formato nella scuola pianistica del M° G. Indaco al Conservatorio “A. Corelli” di Messina, fino al conseguimento del diploma specialistico ad indirizzo interpretativo-compositivo con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Si è perfezionato in seguito con i Maestri S. Perticaroli e S. Fiuzzi presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Di notevole contributo alla sua formazione gli studi di composizione con il M° C. Chillemi e l’incontro con i musicologi F. Scarpellini Pancrazi e M. Musumeci, con cui approfondisce l’analisi del repertorio lisztiano.
Dopo il debutto con l’Orchestra Giovanile di Messina con il Concerto KV 414 di Mozart, si è esibito in importanti sale e per varie associazioni. Nel 2010 è stato vincitore del Premio Speciale “Pianoforte e Orchestra” al XV Premio Benedetto Albanese di Palermo per la migliore esecuzione del Concerto KV 467 di Mozart esibendosi così con l’Orchestra Giovanile Mediterranea. Ha inoltre registrato per Euroclassical.
Ha eseguito in prima assoluta per l’VIII stagione di Taormina in musica i brani pianistici del compositore siciliano Carmelo Chillemi.
Nel 2012 ha ideato insieme alla pianista Silvia Tessari il gemellaggio musicale “Vette e vulcani su un pianoforte”, un’applaudita tournée concertistica realizzata tra i siti Unesco “Patrimoni dell’umanità” delle Dolomiti e delle Isole Eolie (S.M. Salina), alla presenza del Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo.
Ha lavorato per la produzione teatrale del regista E. Monti Colla eseguendo, con l’ensemble strumentale dei corsi di perfezionamento dell’Accademia di S. Cecilia, le musiche originali di Giuseppe Azzarelli e dirette da S. Genuini presso la Sala Petrassi del Parco della Musica di Roma.
Durante i suoi studi ha preso parte a masterclass e meeting internazionali di alto perfezionamento pianistico con i Maestri N. Trull, V. Egorova, A. Lucchesini, S. Perticaroli, S. Fiuzzi e V. Dvorkin tenuti presso Villa-Medici Giulini di Milano e l’Accademia Bartolomeo Cristofori di Firenze.

Lunedì 15 luglio:
● Workshop – Musica in gioco – Laboratorio musicale per ragazzi condotto dalla Prof. Ketty Teriaca del Conservatorio di Palermo.
Dedicato ai più piccoli, il Workshop Musica in gioco è un laboratorio musicale condotto da Ketty Teriaca, professoressa del Conservatorio di Palermo che, attraverso semplici giochi e esperimenti musicali, ha insegnato ai bambini come vengono rappresentate le note sul pentagramma. Facendo cimentare i giovani partecipanti con alcuni strumenti musicali si è cercato inoltre di aumentare il loro senso del ritmo. Il workshop è proseguito martedì 16 luglio ed è stato condotto dal maestro Salvatore Gitto.

Ketty Teriaca si è diplomata in pianoforte nel 1990 e ha completato la propria formazione musicale laureandosi in Lettere ad indirizzo musicale al DAMS di Bologna. In seguito ha frequentato i Corsi tenuti dai Maestri V. Balzani, B. Canino, E. Sollima e P. Narciso Masi. Ha vinto numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali, soprattutto nella formazione di duo pianistico. Si è esibita con successo presso molte istituzioni concertistiche e festival di musica da camera italiani ed esteri. Si esibita con la violinista B. Stærnes nel prestigioso Auditorium del “Grieg Museum” di Bergen (Norvegia). E’ direttore artistico del festival internazionale di musica da camera “Classica & Dintorni” giunto alla sua ottava edizione. E’ docente presso il Conservatorio statale di Musica “V. Bellini” di Palermo.

● Film evento Aurora di F. W. Murnau 1927 - film muto con accompagnamento musicale dal vivo eseguito dall’Ensemble Darshan.
Aurora è il primo film di Friedrich Wilhelm Murnau girato a Hollywood ed è considerato uno dei suoi capolavori. Girato nel 1927, fu vincitore di tre premi Oscar come miglior film e produzione artistica (categoria estinta sin dall'edizione successiva per essere inglobata in quella di miglior film), miglior fotografia della coppia Rosher-Struss e miglior attrice protagonista (Janet Gaynor).
Ma forse il premio più prestigioso coincide con il pensiero di François Truffaut, che su "Les Cahiers du Cinema" definì "Sunrise" semplicemente il più bel film della storia del cinema. Un contadino vive felice nella sua fattoria con la moglie e il figlio, quando l'arrivo di una donna di città gli cambia la vita. La donna lo irretisce, lo distrugge psicologicamente ed economicamente, e infine lo convince a lasciare la famiglia e seguirla in città. Gli suggerisce, inoltre, come uccidere la moglie, simulando un incidente. L'uomo acconsente, ma si arresta prima di compiere il suo gesto e chiede perdono alla moglie. Questa, atterrita e sconvolta, si rifugia su un tramway dove sale anche il marito, e i due si recano nella città dove, divertendosi e scoprendosi nuovamente innamorati e complici, si riconciliano completamente. Il marito decide, però, di ritornare in barca, volendo completare con un viaggio romantico la meravigliosa serata. Un'improbabile tempesta manda in pezzi l'imbarcazione in cui essi si trovano. Entrambi cadono in acqua, ma il marito cerca di proteggere la moglie con i giunchi che in origine erano destinati a lui stesso. Lei è travolta dalle onde e dispersa; il marito, naufrago, giunto al villaggio, chiede aiuto agli abitanti che partecipano alla ricerca. Intanto, un vecchio pescatore mette in salvo la moglie, conoscendo la direzione delle correnti. Il marito giunge affranto a casa e riceve l'intempestiva e inopportuna visita dell'amante che lo crede assassino per amore. Egli reagisce violentemente, cercando di strangolarla; lo interrompe la notizia del ritrovamento della moglie, ancora viva. Mentre gli abitanti del villaggio festeggiano la felice conclusione della vicenda, la donna di città si allontana permettendo all'aurora di sorgere felicemente sulla piccola comunità.
La proiezione del classico del cinema muto Aurora (1927) di F. Murnau, è stato accompagnato dalla musica dal vivo dell’Ensemble Darshan, composto da importanti musicisti siciliani specializzati nella sonorizzazione di film muti. L’ensemble è costituito da K. Teriaca al pianoforte, G. Maida al violoncello, A. Murania al violino e al mandolino e M. Gulisano alle percussioni e agli effetti. Sebastiano Gesù, direttore artistico del Festival, ha introdotto il quartetto e presentato brevemente questa fondamentale opera del cineasta tedesco Murnau, universalmente famoso per capolavori del cinema muto come Nosferatu e L’ultima risata, qui al suo primo film hollywoodiano. La tragica storia d’amore dei due protagonisti, che è una storia universale che potrebbe coinvolgere chiunque e avvenire in ogni luogo, mette in risalto il conflitto tra città e campagna, attraverso una sperimentazione del linguaggio cinematografico che qui raggiunge uno dei picchi più alti del cinema muto. L’accompagnamento musicale dal vivo dell’Ensemble Darshan ha dato al film ulteriore spessore, permettendo allo spettatore di lasciarsi trasportare dalla musica e immergersi nelle immagini della pellicola, per un’esperienza incredibilmente coinvolgente in un contesto unico.

L'Ensemble Darshan, nato nel 2001 dietro l'ispirazione del critico cinematografico Sebastiano Gesù, con lo scopo di sonorizzare dal vivo vecchi film muti in bianco e nero, è costituito da musicisti provenienti da diversa estrazione, sia accademica che folk. La caratteristica del loro suono è costituita dall'uso combinato di temi e spunti tratti dal repertorio della musica classica, composizioni originali del violoncellista G. Maida, improvvisazioni ed effetti sonori, il tutto col fine di ricreare le atmosfere adatte ad accompagnare le scene durante la proiezione dei film. Il grande fascino della loro performance, attraverso un sapiente uso evocativo della musica, sempre sorretto da una grande sensibilità interpretativa, ha portato l'Ensemble Darshan ad esibirsi nei più importanti festival siciliani del cinema.
Di recente l'Ensemble Darshan ha musicato in studio la colonna sonora di Lemuri, il bacio di Lilith (2008), un film muto scritto, diretto e prodotto dal regista gelese Gianni Virgadaula, il cui DVD verrà presentato ai principali concorsi cinematografici internazionali.
Ketty Teriaca - pianoforte
Gerardo Maida - violoncello e direzione
Adriano Murania - violino e mandolino
Mario Gulisano - percussioni ed effetti

Martedì 16 luglio:
● Terrazza Ristorante LA NASSA - Lipari - Cinema e Cibo
La giornata di martedì 16 luglio 2013 di Un mare di cinema- Eolie in video si è aperta con l’evento Cinema e cibo, presso la terrazza del Ristorante “La Nassa” di Lipari: interessante presentazione di prodotti tipici esclusivamente locali e ricette eoliane, seguita da degustazione di caponata, Malvasia e dolcetti di pasta di mandorle. Alla presenza della madrina del Festival Maria Pitarresi, Bartolo Matarazzo, proprietario dello storico locale, ha intrattenuto gli ospiti con aneddoti, tradizioni e segreti della cucina liparota e della pluridecennale esperienza de “La Nassa”, ricordando al tempo stesso il suo legame con il mondo cinematografico e musicale, attraverso il ricordo di Lucio Dalla e Alberto Sordi, abituali ospiti delle isole Eolie.
Maria Pitarresi è un’attrice italo-francese, lavora principalmente come interprete dividendosi spesso tra cinema e tv. Ha recitato in Francia sotto la direzione di registi tra i quali Bertrand Tavernier (2 film), lavorando in film di genere drammatico. Si ricorda, in particolare, Ricomincia da oggi (1998) e La piccola Lola (2004) di Bertrand Tavernier.

● Hotel Carasco - Lipari - Workshop - Musica in gioco - Laboratorio musicale per ragazzi condotto dal Maestro Salvatore Gitto.

La mostra proveniente da Ferrara ha voluto riportare lo sguardo di M. Antonioni, poeta «dell’assenza, dell’attesa, del desiderio» (A. Robbe-Grillet), autore di un raffinato cinema di sguardi, sensibilissimo «pittore dello schermo» (W. Wenders). Antonioni è uno dei padri della modernità cinematografica, un artista che come pochi altri ha saputo sondare l'animo umano, radiografando le inquietudini del mondo contemporaneo, senza mai abbandonare eleganza e seduzione. Questa straordinaria carriera è stata raccontata a partire dal prezioso patrimonio di opere e documenti relativi alla vita e al lavoro del regista: film, documentari, rassegna stampa, fotografie e documenti. Le leggendarie nebbie della bassa padana che compaiono nei suoi primi film sono state evocate in contrappunto ai deserti aridi e polverosi delle pellicole della maturità; a loro volta, le visioni della metropoli moderna, spesso ispirate alle atmosfere sospese della pittura metafisica, si alterneranno alle lucide premonizioni del disastro ecologico e della crisi finanziaria, sociale e ideologica che incombe sulla società dei consumi. Nel contempo, la bellezza “notturna” della Bosè e la solarità della Vitti delineeranno i due poli dell’immaginario femminile di Antonioni, mentre l’indolenza dei suoi personaggi maschili è stata opposta alla rappresentazione della vitalità ribelle delle giovani generazioni. Sullo sfondo, è stata messa in risalto la costante seduzione del regista per l’immagine, sia essa un dettaglio catturato dalla realtà – dal documentario all’ingrandimento fotografico – o una reinvenzione fantastica, come negli acquerelli delle Montagne incantate. Ne emerge un ritratto artistico a tuttotondo che permette di documentare, con rara esaustività, la vita di uno dei più grandi cineasti del Novecento, gettando uno sguardo nuovo sul suo lavoro e offrendo una testimonianza viva della sua forza creativa e dell’intramontabile attualità della sua poetica e della sua opera.

● Inaugurazione della Mostra fotografica CANTAMI O DIVA Le donne mute: Lyda, Pina, Rina, Leda e affettuosamente altre - a cura di Sebastiano Gesù
La mostra è rimasta aperta al pubblico fino al 10 agosto 2013.
Alla presenza del curatore, che ha illustrato al pubblico il significato e la storia di ogni cimelio, Angelo Merenda, direttore del 'Museo del Cinema e della Civiltà del Bello', ha presentato l’evento, introducendo in seguito anche la proiezione di spezzoni e frammenti di film di e su Michelangelo Antonioni.

Sebastiano Gesù, storico e critico del cinema, è il più importante studioso delle produzioni cinematografiche realizzate in Sicilia da sempre. E' docente di Storia e Critica del Cinema presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e docente di Comunicazione Pubblica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania. Fa parte dal 1973, in qualità di consigliere nazionale, del Centro Studi Cinematografici di Roma. É direttore artistico della Sezione Cinema di Etnafest organizzata dall’Azienda Provinciale del Turismo di Catania. Fa parte in qualità di consulente scientifico della Etna Film Commission della Provincia Regionale di Catania. Fa parte del comitato organizzatore del “Festival Internazionale del Cinema di Frontiera” di Marzamemi. É direttore artistico della manifestazione di letteratura e cinema “Girando le Pagine”. In qualità di storico del cinema svolge attività di ricerca sul cinema delle origini, soprattutto siciliano e sul rapporto Letteratura e Cinema e Storia e Cinema in Sicilia. Ha un'intensa attività di relatore in numerosi convegni e tavole rotonde, sia in Italia che all’estero, organizzati da Enti, Associazioni, Scuole, Università e Istituzioni varie. Organizza Corsi di aggiornamento per docenti, alunni e operatori sociali di Educazione al linguaggio dell’Immagine audiovisiva per le scuole. È formatore per docenti nei corsi di cinema e attività multimediali organizzati dall'Istituto Regionale Ricerca Educativa (Palermo). Collabora come saggista oltre a riviste specialistiche di cinema e di cultura a cataloghi di Festival, mostre e retrospettive. Collabora alla pagina della Cultura e Spettacolo del quotidiano “La Sicilia” di Catania e al supplemento culturale dello stesso quotidiano, “Stilos”.

● Dallo schermo al teatro, dal teatro allo schermo.
Due Corti di Roberta Torre:
- Insanamente Riccardo III, il risultato del laboratorio teatrale condotto dalla Torre e che ha visto lavorare insieme attori professionisti e venti pazienti psichiatrici. Quarantacinque minuti energetici, gestiti sulla soglia della frattura, si fanno tremare le etichette, traballano i contrari: normale e patologico, ma anche attore e spettatore. Il pubblico viene contato e chiamato in causa quasi singolarmente, non esiste la massa e anche i sudditi del frantumato regno di York brillano delle loro idiosincrasie. Il testo shakespeariano è solo un pretesto sulla mostruosità, lo spettacolo della Torre gioca tutto sulla potenza dei corpi, dei movimenti- esaltati dai bei costumi di Dora Argento e dalla coreografia di Giuseppe Muscarello- e dei suoni, voci esasperate come versi. Davvero impossibile, per chi vorrebbe cedere alla tentazione, distinguere gli attori professionisti da chi è un professionista dell’emozione, pura e questo per bravura degli uni e degli altri.
- Tragediatrice, studio per una tragedia contemporanea. Una serie di volti di uomini dalla fisionomia tipicamente siciliana ci introducono in un Non-Luogo in cui la Madre gravida (donna palermitana) gira vorticosamente su se stessa quasi fosse il moto d’un pianeta nello spazio e ripete ossessivamente “tutti figli miei, tutti, tutti figli miei…”. La stessa donna mentre svolge le faccende casalinghe ci racconta le storie dei suoi figli. Una ninna nanna cantata dalla Madre gravida mentre gira nello spazio suddivide i racconti in capitoli. Durante il racconto i figli intervengono descrivendosi e lamentandosi delle loro “tragedie”.

Roberta Torre, regista sceneggiatrice ha realizzato diversi cortometraggi e film, tra i quali: Tano da morire (1997, David di Donatello e Nastro d’argento come miglior esordiente), Sud side story (2000), Angela (2002), Mare nero (2006). Ha condotto uno stage di cinema invitando i partecipanti a lavorare dal vivo nella casa-teatro della regista E. Dante, a Palermo.
Negli anni '90 gira diversi cortometraggi in video che le fruttano vari premi in festival cinematografici italiani e stranieri e fonda una piccola casa di produzione, la "Anonimi & Indipendenti".
- 2007 sceneggiatura di Sicilian Tragedi insieme a U. Chiti e O. Cappellani, dall'omonimo libro di Cappellani. Film mai realizzato.
- 2008 progetto collettivo “All human rights for hall”, 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, realizza il cortometraggio 'La Fabbrica'.
- 2009 inaugura la sua mostra fotografica “Ma-donne”, (l’Archivio Storico di Palermo); 23 scatti in cui elabora una nuova immagine di donna contemporanea. Va in onda lo spot per l’associazione “Doppia Difesa” di G. Bongiorno e M. Hunziker in favore delle donne e contro ogni violenza su di esse.
- 2010 film I baci mai dati, commedia prodotta da Nuvola Film e Rosettafilm girato nel quartiere Librino di Catania. Due candidature ai Nastri d'Argento per miglior soggetto e migliori costumi. Regia e scenografia de La ciociara, prodotto dal Teatro Bellini di Napoli (candidatura al Golden Graal, miglior regista). Firma con A. Gaeta e L. Marini la sceneggiatura del film Maqueda, tratta dall'omonimo libro di S. Sottile.
- 2011 sceneggiatura di Rose e matematica: lungometraggio sulla figura e sulla vita di suo nonno, l'ingegner aeronautico Pier Luigi Torre, inventore della Lambretta, dei motori dell'idrovolante Savoia-Marchetti S.55A della trasvolata atlantica di I. Balbo, di un modello avanzato di scatola nera e perfino di una varietà di "rosa blu".
- 2012 debutto al Teatro greco di Siracusa con la commedia Gli uccelli di Aristofane, di cui firma la regia, prodotta dall'Istituto Nazionale Dramma Antico (premio Ombra di Dioniso). A settembre debutta a Taormina con lo spettacolo teatrale Lunaria, dal testo di Vincenzo Consolo, nell'ambito della Rassegna Taobook, produzione Taormina Arte, interpretato da F. Scaldati, con canzoni originali di E. Scollo. Ad ottobre a Palermo partecipa attivamente alla riapertura dei Cantieri Culturali della Zisa, dove mette in scena Trash the Dress, Studio per una Medea PostModerna, laboratorio spettacolo sulla figura di Medea.
- 2013 debutta con Insanamente Riccardo III, uno spettacolo rilettura del testo scespiriano. Lo spettacolo debutta alla Sala Perriera e successivamente replica al Teatro Garibaldi. L'Università di Bloomington, Indiana, le dedica una personale ripercorrendo le tappe della sua carriera cinematografica.

● Eolie in video - Concorso - cortometraggi alla presenza degli autori
La serata si è conclusa con le proiezioni dei primi 5 cortometraggi finalisti del Concorso Eolie in Video: sempre all’interno della Chiesa dell’Immacolata al Castello, sono stati proiettati L’incognita di Enrico Muzzi, Perfetto di Corrado Ravazzini, Genesi di Donatella Altieri, La parte che manca di Paolo Baldassi e Job di Fabio Cacia.
Per l’occasione, in collaborazione con l’Università Ca’Foscari, il pubblico ha potuto assistere alla proiezione di due cortometraggi Mee e Eat.
Rappresentante dei numerosi film d’animazione selezionati per il Concorso di quest’anno è Mee di Letty Felgendreher. Mee è una ragazzina coreana che è stata adottata trasferendosi in Germania; la sua storia sembra incuriosire chi le sta intorno: possibile che una bimba che non ha mai conosciuto i suoi veri genitori possa essere felice? La regista è abile nel coniugare diverse tecniche di animazione, dal disegno al digitale, con un risultato piacevole e vivace. Ciò che colpisce è però il modo di affrontare una tematica delicata e sempre attuale come quella dell'adozione.
Eat di Moritz Krämer proveniente dalla Deutsche Film und Fernsekakademie ha invece vinto il Premio Raro Video che va al film studentesco più libero, eccentrico, illegale e anti accademico. L’opera si apre su una delle tante modelle che calcano i set fotografici e campeggiano sulle locandine delle riviste patinate. Tornata nel suo camerino la protagonista fa una sorprendente scoperta: la sedia, la televisione, i muri; tutto intorno a lei è diventato commestibile. La ragazza, che si costringe a rinunce e privazioni, entra così in un sogno/incubo che il regista gestisce nelle sue molte ambiguità, riuscendo a nascondere il labile confine tra realtà e immaginazione, colpendo lo spettatore con un finale emblematico.

Mercoledì 17 luglio:
● Coral Beach - Lungomare - Canneto - Lipari e dintorni - Workshop di Cinema breve - Chiesa dell’Immacolata al Castello di Lipari

Tano da morire di Roberta Torre, 80’. Il film è tratto dalla storia dell’omicidio di Tano Guarrasi e narrato con uno stile grottesco e talvolta comico della regista Roberta Torre.
Il film è ispirato ad una storia vera, l'omicidio di Tano Guarrasi, macellaio di Palermo per copertura, ma importante esponente della mafia; all'inizio della pellicola si assiste al suo omicidio e si ripercorrono le tappe che hanno portato il personaggio nella mafia, ma anche i rapporti con la famiglia.
Questa storia drammatica viene però rappresentata da R. Torre con toni grotteschi, talvolta comici, in cui Tano viene accolto nella "famiglia" con un ballo stile “La febbre del sabato sera” (accompagnato dalla canzone Simme 'a mafia) e i familiari piangono la sua morte a tempo di rap ('O rap 'e Tano, appunto). Ha ottenuto due David di Donatello 1998: miglior regista esordiente (R. Torre) e miglior musicista (N. D'Angelo).

L’uomo con la macchina da presa di Dizga Vertov, accompagnamento musicale di Michael Nyman. Gli spettatori hanno avuto l’occasione di entrare in contatto con il movimento kinoglaz (dal russo, cineocchio) grazie all’opera del regista sovietico D. Vertov che riteneva il documentario l’unica vera forma di cinema adatta alla costruzione della società sovietica. La proiezione è stata arricchita dall’accompagnamento musicale del pianista inglese M. Nyman, uno dei rappresentanti del così detto minimalismo musicale.

● Hotel Carasco - Lipari - Workshop - Musica in gioco - Laboratorio musicale per ragazzi condotto dal Maestro Salvatore Gitto

● Giardini del Centro Studi Eoliano - Lipari
In collaborazione con il Festival Tabularasa di Reggio Calabria, i direttori G. Branca e R. Mortelliti hanno consegnato il premio giornalistico “Stillaerischia”, promosso dal quotidiano strill.it e rivolto al giornalista che mette in gioco se stesso, al limite delle estreme conseguenze, pur di assolvere all’obbligo morale e deontologico della divulgazione delle notizie. Il premio, nato per riconoscere l’impegno profuso da giornalisti calabresi che operano nella difficile condizione di chi è soggetto a pressioni e minacce di ‘ndrangheta, da questa edizione diventa internazionale. Il riconoscimento si è trasformato in internazionale, premiando tre giornalisti di alto spessore professionale: A. Migotto, S. Dabbous ed E. Frattini. Tutti corrispondenti da territori in guerra, che hanno conosciuto non solo gli orrori dei conflitti ma anche le difficoltà legate ad una professione troppo spesso umiliata e ad un modo di fare informazione che diventa imprenditoriale e non giornalistico.

Eric Frattini – (Lima, 1963), è professore universitario, giornalista e scrittore eclettico, appassionato di storia e di politica. Insegna giornalismo all’Università di Madrid ed interviene periodicamente come esperto di politica estera alla tv spagnola. Ha anche diretto numerosi documentari per le principali emittenti televisive spagnole, con le quali collabora assiduamente. È autore di una ventina di libri, tradotti in tutto il mondo.
Susan Dabbous - Giornalista freelance italo-siriana, attualmente a Beirut. Collabora con Avvenire, Il Foglio, Ilfattoquotidiano.it e Rai News 24. Segue gli eventi in Siria dal marzo 2011. Nel giugno dello stesso anno ha raccolto dal confine turco siriano le prime testimonianze apparse sulla stampa italiana di disertori torturati dal regime di Damasco. Nel 2012 si è focalizzata sulla radicalizzazione del conflitto, con l'arrivo in Siria di diversi gruppi jihadisti legati ad Al Qaeda. In passato ha lavorato a Washington durante la campagna presidenziale del 2008 e a Parigi, dove si è occupata di immigrazione clandestina.
Anna Migotto - inviato speciale Mediaset dal 1991. Dopo essersi occupata di criminalità organizzata e di mafia, ha coperto avvenimenti di livello mondiale. Ha lavorato per il Tg4, è stata autrice della trasmissione Singolare femminile, dal 2005 ha fatto parte della redazione del programma Matrix, e attualmente è inviata di Terra!, settimanale di approfondimento del Tg5. Ha vinto nel 2001 il premio Ernest Hemingway per il giornalismo. Il suo impegno è stato più volte riconosciuto dal Premio Ilaria Alpi: dal sevizio sul linciaggio di Ramallah fino all’inchiesta sul petrolchimico di Gela. Ha vinto inoltre il premio Saint Vincent per la copertura della guerra in Iraq.

● Mostra fotografica dedicata ai migliori scatti di E. Frattini in Afghanistan.

● Esibizione musicale di Sandro Joyeux, cantautore di origini-francoitaliane.
Nel 1998 entra nei King’s Roots, band Reggae con cui suona nei locali di Parigi e dintorni. Poi arriva la grande scoperta: l’Africa nera che irrompe con Boubacar Traore. Sandro studia ad orecchio il repertorio del cantautore maliano e inizia ad appassionarsi alla musica del West Africa. Torna per un po’ a Parigi e frequenta i quartieri africani. In quegli anni matura la sua tecnica chitarristica percussiva e impara a confrontarsi con tutti i tipi di pubblico. Suona anche nelle carceri, nei centri d’accoglienza per migranti, negli ospedali psichiatrici.
Nel 2004 si trasferisce a Lille dove fonda i 100Dromadaires, band dalle influenze Reggae e Afro. Nel 2005 va a Mali. Per la prima volta ha la possibilità di studiare insieme ai suoi maestri. Dopo l’Africa Sandro fa più di 300 concerti in giro per la Francia. Nel 2009 i 100Dromadaires aprono i concerti di Omar Sosa e di Seun Kuti & Egypt 80. Nell’estate di quell’anno torna in Italia. In Puglia incontra un giovane sceneggiatore, G. Miniati, che lo invita a Roma. Nella capitale la sua storia colpisce F. Luongo, documentarista e regista di videoclip che collabora con artisti di fama nazionale. Luongo inizia a girare un documentario su S. Joyeux. È ospite di A. Bono al festival di Roma. Incontra il Mondo, suona come spalla agli Steel Pulse al Gusto dopa al Sole, apre il concerto di P. Magoni e F. Spinetti alla finalissima nazionale di Martelive.
Dall’incontro con il produttore artistico napoletano M. Romano, nasce l’idea di incidere il suo primo disco a Napoli. Nel 2011 partecipa come attore/musicista al film Cosimo e Nicole, con il brano Sur Les rives. Viaggiando per l’Itala scopre un’altra Africa: quella dei braccianti agricoli. Nasce l’Antischiavitour, il suo viaggio musicale in giro per le campagne d’Italia a sostegno dei migranti: dalla baraccopoli del Gran Ghetto di Foggia al campo di Rosarno fino a Saluzzo, in provincia di Cuneo.
Nell’Ottobre del 2012 termina la lavorazione del suo primo disco – Sandro Joyeux - un omaggio all’Africa. Partecipano al disco 13 musicisti provenienti da cinque diversi paesi. Lo presenta in anteprima il 21 dicembre all’Angelo Mai Occupato. Poi Tony Esposito lo invita ad essere voce e chitarra nella sua band per le sei serate napoletane del Tour di Pino Daniele -Tutta n’ata storia.
Colpito dal suo “timbro vocale, dal suo percorso artistico alternativo, e la sua sensibilità” E. Bennato lo vuole come voce solista per la sua opera L’amore muove la luna, in scena al Teatro San Carlo di Napoli nel Febbraio 2012. Al momento Sandro è impegnato nel tour di promozione del suo disco e getta le basi per il suo prossimo Antischiavitour.

● La guerra dei vulcani documentario di Francesco Patierno, 2012, 50’
La “guerra dei vulcani” racconta le vicende sentimentali del triangolo Anna Magnani, Roberto Rossellini e Ingrid Bergman che avvennero contestualmente alle riprese dei film “Stromboli terra di Dio” e “Vulcano”, entrambi girati nel 1950 alle Isole Eolie, attirando l’attenzione dei media di tutto il mondo. Un accurato lavoro di montaggio mette insieme sequenze di film, fotografie, backstage e cinegiornali d’epoca; l’esito è una coerente narrazione dal ritmo coinvolgente di una delle pagine più “scandalose” della storia del cinema. Basandosi sul libro di Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice dal titolo omonimo, Patierno permette di ricostruire la vicenda, che all’epoca ha occupato le cronache internazionali, tramite un’originale commistione di reale e immaginario.

● Eolie in video - Concorso cortometraggi alla presenza degli autori
Proiezione dei quattro cortometraggi in concorso Ammore di Paolo Sassanelli, Sconosciuti di Tommaso Landucci, Vicolo d’amore di Gaetano Di Lorenzo e Noi e gli altri di Max Nardari, Non è successo niente di Chantal Toesca.
Per l’occasione è stato proiettato Rae della regista belga Emmanuelle Nicot, vincitrice del premio speciale della giuria della passata edizione del Ca’ Foscari Short Film. La regista narra la storia dell’omonima protagonista, una delle tante donne nel mondo vittime di violenza domestica. Grazie ad una segnalazione dei vicini giunta dopo anni di agghiacciante indifferenza, finalmente Rae entra in una casa di accoglienza per donne maltrattate. Ma agli occhi della donna, quel mondo appare minaccioso, quasi punitivo. Rae non si risolve a spegnere il cellulare, unico contatto rimastole con l’uomo che per anni l’aveva annullata nel corpo e nell’anima, condannandola ad una non-vita che era ormai diventata l’unica possibile.

Giovedì 18 luglio:
● Hotel Carasco - Lipari - Workshop – Musica in gioco – Laboratorio musicale per ragazzi condotto dal Maestro Salvatore Gitto

● Chiesa dell’Immacolata al Castello di Lipari – Ricomincia da oggi di Bertrand Tavernier con Maria Pitarresi, madrina del Festival

Ricomincia da oggi è un film che racconta una piccola storia di provincia e le battaglie di un tenace maestro. Daniel, un uomo sulla cinquantina, fa l'insegnante e dirige l'asilo di Hernaing nei pressi di Valenciennes. La popolazione della cittadina è formata da ex minatori. Daniel ama il suo lavoro, ma si sente intrappolato dalla gerarchia. Deve limitarsi ad insegnare le discipline di base, mentre i suoi alunni arrivano in classe affamati e con i vestiti stracciati. Ma Daniel, figlio di un minatore, decide di ribellarsi a questo stato di cose. Il film è stato prodotto nel 1998 in Francia. Il regista Bernard Tavernier riesce a inquadrare con una cinepresa mobile, inquieta ma mai nervosa, sezioni del tessuto sociale. La macchina del cinema, gli attori professionisti, le convenzioni della finzione reagiscono, chimicamente, con vicende verosimili di bambini e genitori difficili, buoni per la mensa, lentezze dell'assistenza pubblica, suicidi familiari, alcolismo, tenerezze didattiche, abitazioni miserabili, feste scolastiche. Senza retorica.

● Giardini del Centro Studi Eoliano - Lipari
Presentazione del libro di Mimmo Gangemi Il giudice meschino (da cui verrà girato il film TV con L. Zingaretti e L. Ranieri).
L’autore, presente, ha risposto alle domande della giornalista Cristina Marra, coinvolgendo il numeroso pubblico in una conversazione che ha toccato vari temi: dal rapporto tra la ‘Ndrangheta calabrese con la Giustizia alle peculiarità sociali calabresi, per arrivare alla presenza del paesaggio tipico dell’Italia meridionale all’interno dei libri di Gangemi e del loro contenuto.
Il libro racconta la storia di un magistrato indolente costretto a diventare eroe suo malgrado. Un vecchio padrino che parla come un oracolo e dal carcere orienta le indagini. Perché quelli che sembrano omicidi di 'ndrangheta forse non lo sono. Forse hanno a che fare addirittura con le navi dei veleni e le scorie seppellite nella «spianata dell'infamia». L'anima feroce e abietta della 'ndrangheta per la prima volta racchiusa in un romanzo. Un giudice muore per mano di balordi. E i balordi muoiono per mano della 'ndrangheta, che non tollera si disturbi il prosperare dei suoi affari. Alberto Lenzi, magistrato scioperato e donnaiolo, colpito dalla morte del collega e amico, si tuffa a capofitto nelle indagini. Lo instradano in una diversa direzione le sibilline, gustose parabole di don Mico Rota, capobastone della 'ndrangheta, e il fortuito emergere di elementi legati a un traffico di rifiuti tossici. Una «commedia umana» dove si muovono personaggi verissimi, contraddittori, sfaccettati, che inseguendo il proprio meschino tornaconto arrivano tuttavia a svelare una realtà che va molto oltre la 'ndrangheta. «Il limone si staccò e finì in terra a fare compagnia a tanti altri ormai infraciditi. Don Mico ne avvertì il tonfo lieve, l'andò a raccogliere, lo strofinò a lungo sotto un filo d'acqua della fontanina, estrasse il coltello da pota e prese a sezionarlo in strisce sottili che si portava alla bocca. Smorfie mentre ne masticava. Sapeva però di libertà, quel sapore acre, l'acquolina di cui gli si ammaricava la bocca».
Mimmo Gangemi ingegnere calabrese, ha pubblicato diversi romanzi aggiudicandosi autorevoli premi letterari. Opere: La signora di Ellis Island (2011), Il giudice meschino (2009), 25 Nero (2004), Il passo del cordaio (2002), Pietre nel levante (2001), Quell'acre odore di aglio (1999), Un anno di Aspromonte (1995).

Convitto Falcone di Pasquale Scimeca, con Marcello Mazzarella ospite del Festival
Il film è tratto da un racconto di Giuseppe Cadili, scritto con Francesco La Licata, prodotto dalla ARBASH (produttore esecutivo Linda Di Dio) in collaborazione con RAI Cinema.
Antonio ha appena 11 anni, quando, grazie a una borsa di studio, lascia la sua casa per andare a studiare al Convitto Nazionale “Giovanni Falcone” di Palermo. Ma il ragazzo soffre molto lontano da casa e dal calore della sua famiglia. Per questo assume un atteggiamento svogliato e scostante. Invano, il professore Carella cerca di coinvolgerlo nella preparazione del Giornalino per la commemorazione dell’anniversario della strage di Capaci. Durante l'anno scolastico viene organizzato un torneo di calcio tra i ragazzi che frequentano la scuola media. Antonio decide di truccare la partita decisiva, ricattando il suo amico Salvatore, che di quella partita sarà l’arbitro. Ma i dubbi e i rimorsi lo tormentano. Antonio sta studiando nel Convitto dedicato al giudice assassinato dalla mafia, dove lo stesso Falcone ha frequentato le scuole elementari; è “uno dei ragazzi della scuola di Falcone” come gli ricorda sempre il professore Carella. Come può commettere un’azione illegale proprio lì? Che ne sarà degli insegnamenti che ha ricevuto fino a quel momento?
Vent’anni fa morivano Giovanni Falcone e il suo amico fraterno Paolo Borsellino.
Trent’anni fa morivano Carlo Alberto Dalla Chiesa e Pio La Torre. Sono nomi, ma anche simboli, vite vissute, esempi, speranze. Sono punte di diamante, acqua pura che sgorga nel deserto di valori e di comportamenti che sembrano caratterizzare il nostro tempo. In un’epoca che impone come regola di buon gusto “un eguale formalismo di sentimenti e d’idee”, in un’epoca in cui la corruzione e l’ipocrisia, la retorica e i miserevoli interessi di parte, guidano il pensiero e l’azione di tutti noi, questi Uomini giusti, i cui volti si affacciano timidi dall’alto della loro grandezza, possono ancora insegnarci qualcosa. La prima cosa che fece Carlo Alberto Dalla Chiesa quando arrivò a Palermo col suo nuovo incarico di Prefetto Antimafia, fu quella di andare nelle scuole per parlare coi ragazzi. Ad alcuni sembrava che perdesse il suo tempo, ma in realtà stava seminando.
L’ultimo atto politico di Pio La Torre fu quello di costruire un grande movimento di giovani contro la guerra. Paolo Borsellino, come un moderno eroe omerico, preferì morire piuttosto che cedere ai compromessi e tradire se stesso, la verità e la giustizia. Prima di rispondere alla domanda di un giornalista che gli chiedeva perché rischiava in quel modo, ogni giorno, la propria vita, Giovanni Falcone buttò indietro la testa sulla spalliera della poltrona dov’era seduto, poi sfoderò il suo più ampio, disarmante sorriso e rispose: “Per spirito di servizio” che tradotto nel sentire comune significa “Per fare il mio dovere”.
Pasquale Scimeca, regista siciliano premiato con l’Efesto d’Oro a Lipari nel 2011, tra gli altri, ha scritto e diretto i seguenti film:
1993: Il giorno di San Sebastiano con il quale partecipa al Festival di Venezia e vince il “Globo d’oro” Premio della Stampa Estera.
1996: film Briganti di Zabut Menzione speciale al Festival di Taormina e Gran premio della giuria al Grosseto Film Festival.
2000: film Placido Rizzotto - Partecipa ai Festival Internazionali di cinema di Venezia, Toronto, Avana, Brasilia, Mar del Plata, Palm Springs, Mosca, Washington, Istanbul, Miami ecc. Vince numerosi premi: Premio Fedic al festival di Venezia, il Gran Premio ai Festival di Annecy e di Bastia, la Grolla d’oro a San Vincent, il primo premio al Miami Latin Film Festival, il Premio “Sergio Amidei” ecc.
2003: film Gli indesiderabili - Partecipa al Festival del cinema di Locarno e ottiene il Premio “Sergio Leone” al Festival di Annecy.
2005: film La Passione di Giosuè l’ebreo - Partecipa ai festival di Venezia, - Le giornate degli autori – Toronto, Rio de Janeiro, Avana, Città del Capo, Gerusalemme, Siviglia, Montpellier, Annecy, Belgrado, ecc.
2007: film Rosso Malpelo - Partecipa al Festival di Giffoni dove vince il “Premio Amnesty International”.
2010: film Malavoglia - Partecipa ai Festival di Toronto, Venezia, Pusan, Londra, ecc. Vince “L’Efebo d’oro” e numerosi altri premi, ottiene due candidature ai “Nastri d’Argento” tra cui miglior film e miglior sceneggiatura.
2012: film Convitto Falcone (cortometraggio) con il quale partecipa al Festival di Venezia – Evento Speciale.

● Eolie in video - Concorso cortometraggi alla presenza degli autori
Proiezione dei cortometraggi finalisti: Arradio di Sara Basile e Flavia Grita, Ce l’hai un minuto di Alessandro Bardani, Il filo di Arianna di Federica D’Ignoti, Luciano e il centro sociale di Gabriele Gismondi.
Per l’occasione è stato proiettato Anna et Jérôme uno dei cortometraggi premiati all’ultima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, svoltosi a Venezia dal 20 al 23 marzo.
Anna et Jérôme, vincitore del Premio Volumina – Cinema come arte, è stato realizzato dalla regista franco-colombiana Mélanie Delloye della New York University al suo terzo cortometraggio, del quale è anche sceneggiatrice. Questo film racconta il rapporto particolare di una mamma con il suo bambino, che non vede spesso perché egli vive con il padre e la sua nuova famiglia. Nonostante Anna abbia fatto molti errori nella sua vita, sogna ancora di cambiare vita e voltare pagina insieme al piccolo Jérôme, suo figlio.

Venerdì 19 luglio:
● Hotel Meligunis - Lipari - Master class Da Rossellini ai fratelli Dardenne: etica ed estetica del cinema del reale condotta da Sebastiano Gesù. La lezione collettiva ha ripercorso la storia del cinema, partendo dal Neorealismo attraverso un percorso che, passando per la Nouvelle Vague e il Dogma 95, si è concluso con il cinema realistico dei fratelli Dardenne.

● Giardini del Centro Studi Eoliano - Lipari
Chiarmastramma - presentazione del libro della regista Giovanna Sonnino e letture dell’attrice Lucia Sardo. Con l’autore Sebastiano Gesù.
Il libro narra la storia di Agata una donna delle pulizie che non sa né leggere né scrivere. Per una serie di coincidenze a cinquant’anni, inaspettatamente, decide di imparare a suonare Day Tripper, un pezzo dei Beatles, al pianoforte. Milutin è un affascinante maestro di piano che ha scelto di vivere in esilio al sud trovando conforto solo in Rachmaninoff e nelle canne. Gino è uno dei tanti boss della città convinto di poter fare quello che vuole sia professionalmente che in privato.
E poi vicoli, strade e personaggi tra periferia e centro di una città, Catania, che convive da sempre con un vulcano in perenne attività. Sono questi i protagonisti di una storia che si apre e si chiude come un film. Una storia di iniziazione alla poesia, con una colonna sonora che va da Chopin ai Nirvana passando per Julio Iglesias. E’ una storia corale nella quale Catania riveste un ruolo di primo piano, con la sua vita di quartiere sulla quale incombe un vulcano in perenne attività. Una storia di iniziazione alla poesia con una “colonna sonora” eccezionale.
A corollario dell’evento Sebastiano Gesù ha presentato l’attrice siciliana Lucia Sardo, la quale ha interpretato una lettura drammatizzata tratta dal libro e scritta dalla Sonnino stessa.
Giovanna Brogna Sonnino, laureata in storia dell’arte, fotografa e regista di prestigio, ha presentato le sue fotografie in numerose mostre personali e collettive. È stata regista per vari programmi televisivi della Rai. I suoi lavori sono stati presentati in diversi festival nazionali e internazionali.
Si ricorda: i film Strike a light (2001) e Non è romantico? (1991), i documentari Perryfarrell, Lorenzo Lotto a Trescore (2000), Lavaflow (2000), Arte ai bambini (1997), Prima e dopo (1989), il corto Rimedi contro l'amore (1999).
Lucia Sardo è un'attrice cinematografica e attrice teatrale italiana.
Cinema:
La discesa di Aclà a Floristella (1992)La ribelle (1993)
Le buttane (1994)Nerolio (1996)
Il macellaio (1998)La stanza dello scirocco (1998)
I cento passi (2000)L'amore di Màrja (2002)
Ma che colpa abbiamo noi (2003)Perduto amor (2003)
Ladri di barzellette (2004)Sara May (2004)
L'iguana (2004)Musikanten (2006)
Salvatore - Questa è la vita (2006)Il 7 e l'8 (2007)
La siciliana ribelle (2009)The Wait, regia di Tiziana Bosco (2012)
Amiche da morire (2013)
Serie Tv:
La piovra 7 - Indagine sulla morte
del commissario Cattani, Linda e il brigadiere - 1 episodio
Don Matteo - 1 episodio
BrancaccioIl commissario Montalbano - 1 episodio
Un caso di coscienzaLa omicidi
L'uomo sbagliatoIl padre delle spose
La stagione dei delitti
1 episodio
La baronessa di Carini
Un medico in famiglia
Sesta stagione
Sara May (2004)
L'iguana (2004)Musikanten (2006)
Salvatore - Questa è la vita (2006)Mia madre
Il segreto dell'acqua - (2011)
Riconoscimenti: 2012 Premio alla Carriera all'Independent Media Fest di Vizzini

Pietramare documentario sulle cave di pomice di Lipari di Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro
Il mediometraggio, prodotto da RAI Cinema e Larcadarte nel 2009, tratta con stile originale e l’uso di suggestive animazioni, le cave di pomice a Lipari e i problemi derivanti dalla loro chiusura, fonte di lavoro per tanti abitanti dell’isola, ma la cui eredità rimane ancora molto forte.
La chiusura delle cave di pietra pomice di Lipari ha lasciato a casa settanta persone, tagliate fuori dal circuito economico dell’isola. Ma non ha potuto cancellare la memoria di un’intera comunità che alla pomice rimane legata da ricordi familiari, esperienze personali, immagini, tradizioni. Nel 2000 Lipari è stata inserita nell’elenco dei siti ‘Patrimonio dell’umanità’ stilata dall’Unesco. Eppure quello che doveva essere un incentivo alla rinascita economica e turistica dell’isola si è trasformato in un boomerang capace di mettere a dura prova la resistenza degli isolani. La raccomandazione dell’Unesco – ignorata dalle due aziende che scavavano la pomice – di interrompere lo sfruttamento delle cave per tutelare il cono vulcanico di monte Pilato, nel giro di due anni ha comportato il sequestro di magazzini, attrezzature e macchinari e di fatto l’interruzione degli scavi, senza che alcuna riconversione dei siti e dei lavoratori sia stata neppure tentata.
Alessandra Viola è giornalista, autrice di soggetti e sceneggiatura per documentari e prodotti in animazione Rai.
Rosalba Vitellaro è autrice e regista palermitana di documentari e opere in animazione per diversi produttori tra cui Rai Fiction e Rai Cinema.

● Eolie in video - Concorso cortometraggi alla presenza degli autori
Proiezione dei cortometraggi finalisti: Le fils de l’homme di Francesco Maria Attardi, Ci vuole un fisico di Alessandro Tamburini, Bibliothèque di Alessandro Zizzo, Un ritorno di Ciro D’Emilio.
Infine per il sodalizio che lega Lipari a Venezia è stato proiettato il cortometraggio vincitore dell’ultimo Ca’ Foscari Short Festival, The Ground is lava di Laura Lackmann Popescu dell’Accademia di film di Berlino. La regista tedesca mette in scena la storia dolceamara di due amiche adolescenti dalle personalità opposte, Charlotte e Lola, le cui vite sembrano momentaneamente essere sfuggite loro di mano. Quando si presenteranno situazioni più grandi di loro, le due ragazze dovranno provare soprattutto a loro stesse di essere cresciute abbastanza per affrontarle.

Sabato 20 luglio:
● Giardini del Centro Studi Eoliano - Lipari - Consegna premio Efesto d’oro a Maria Pitarresi, Roberta Torre, Giovanna Sonnino, Lucia Sardo, Peppino Mazzotta, Marcello Mazzarella

● Premiazione e proiezione dei corti vincitori del Concorso Eolie in Video:
Genesis di Donatella Altieri vince il concorso Eolie in Video e una menzione speciale.
Ammore di Paolo Sassanelli vince il “Golden Spike Award”
Arradio, cortometraggio realizzato a Lipari, di Flavia Grita e Sara Basile ottiene una menzione speciale.
Conduttrice della serata è stata la giornalista Maria Lombardo che ha assegnato, alla presenza dei vincitori, un premio alla carriera all’attrice e madrina del festival Maria Pitarresi, agli attori Peppino Mazzotta e Marcello Mazzarella. Un Efesto d’Oro è stato assegnato anche alla regista milanese – ma siciliana d’adozione - Roberta Torre. Ogni premiazione è stata accompagnata dalla proiezione di alcune clip dedicate specificamente alle personalità presenti.
Peppino Mazzotta, attore calabrese, si dedica al teatro e alla televisione. A Napoli, forma la compagnia Rosso Tiziano insieme ad altri cinque colleghi dell'Accademia di Palmi, con i quali ha lavorato in ben 10 anni di attività. Nel 2003 fonda, insieme al drammaturgo e sceneggiatore Francesco Suriano, la compagnia teatrale Teatri del Sud. Peppino Mazzotta è comunque conosciuto soprattutto per aver interpretato, in tutti i film per la TV della serie Il Commissario Montalbano realizzati fino ad oggi, l'ispettore Fazio, uno dei protagonisti della serie dei libri di Andrea Camilleri sul commissario Salvo Montalbano. Nell'estate 2012, nella rassegna teatrale, Positano Teatro Festival Premio Annibale Ruccello, riceve il premio Annibale Ruccello con lo spettacolo teatrale Radio Argo.
Carriera cinematografica:
Piacere... Io sono Piero! (2012)La misura del confine (2011)
Noi credevamo (2010)Cado dalle nubi, (2009)
La velocità della luce (2008)Il pugile e la ballerina (2006)
Certi bambini (2004)Prima del tramonto (2004)
Domenica (2001)
Carriera televisiva:
Il Commissario Montalbano
(1999 - in produzione)
S. Antonio da Padova (2002)
Paolo Borsellino
(miniserie televisiva) (2004)
Distretto di polizia
quinta stagione (2005)
R.I.S. - Delitti imperfetti
terza stagione (2007)
Il Capitano
seconda stagione (2007)
Per una notte d'amore (2008)Crimini 2 - Niente di personale
Rai 2 2010
Squadra antimafia
Palermo oggi 2
serie TV (2010) - Ruolo:
Raffaele Cannizzaro, 5 episodi
Marcello Mazzarella attore siciliano, inizia la sua carriera artistica inizia in Sicilia, dapprima, presso il Teatro Piccolo di Palermo diretto da U. Cantone, poi al Teatro Gebel Hamed di Erice diretto da C. Quartucci e C. Tatò, per proseguire poi a Milano con la scuola di Teatro di R. Silveri e P. Mazzarella. Faranno seguito i laboratori con F. De Sapio e gli stage con J. Malina del Living Theatre di New York. Il suo debutto cinematografico avviene nel '90 con una piccola partecipazione al film Stanno tutti bene di G. Tornatore. Subito dopo ottiene un ruolo in Nirvana di G. Salvatores e ne L’odore della notte di C. Calligari. Da questo momento in poi, si dedica quasi esclusivamente al Cinema, pur non tralasciando mai il prezioso lavoro teatrale con la Compagnia “Egum Teatro” di cui fa parte. Il successo con ruoli da protagonista arriva con film stranieri, come la pellicola Francese Le temps retrouvé di R. Ruiz, dove Mazzarella interpreta la figura del grande scrittore Marcel Proust, ed il film El baile de San Juan di Francisco Athié, pellicola Messicana, dove Marcello interpreta il coreografo italiano Jeronimo Marani. Nel 2000 alla 57ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia viene presentato il film Placido Rizzotto del cineasta P. Scimeca, con Mazzarella protagonista. Il film racconta la storia del sindacalista di Corleone, P. Rizzotto, ucciso dalla nuova e rampante mafia corleonese. A Venezia il film ottiene un buon successo di critica e di pubblico e successivamente diverrà un capolavoro per il cinema di impegno civile. Mazzarella con P. Scimeca stabilirà un sodalizio artistico dal quale nasceranno diverse opere filmiche a sostegno di progetti di formazione alla legalità, in particolare le pellicole Rosso Malpelo e Convitto Falcone. Mazzarella ha recitato inoltre ne La siciliana ribelle di M. Amenta, L’isola di C. Quatriglio, Notturno Bus di D. Marengo, Quello che cerchi di M. S. Puccioni, Baaria di G. Tornatore, Fortapasc di M. Risi, La strada di P. di Salvatore Nocita.
Nella seconda parte della serata è stato poi annunciato il vincitore del Concorso Eolie in Video che è risultato essere Genesi di Donatella Altieri, premiato dalla giuria con la seguente motivazione:
«Per la capacità di rendere lo spettatore partecipe di una genuina cultura contadina, legando tradizioni, sentimenti e rapporti attraverso un’aura di sacralità. La regista porta alla luce valori di una realtà fisiologica e naturale, vita e morte che scuotono gli animi in un ritmo secolare che rigenera le speranze della vita. È una riflessione sulle origini e l’essenza dell’uomo a cura di una sapiente regista, che ha saputo tradurre in immagini temi esistenziali sullo sfondo di una natura quasi umana. Per queste motivazioni, consegniamo il premio del concorso Eolie in video 2013 a Genesi di Donatella Altieri».
Una menzione speciale del Centro Studi è stata poi assegnata a Arradio di Sara Basile e Flavia Grita, un corto di produzione liparota di grande cura visiva.
Il direttore generale del Social World Film Festival Giuseppe Alessio Nuzzo ha poi assegnato il Golden Spike Award del Social World Film Festival, festival internazionale del cinema sociale, ad Ammore di Paolo Sassanelli, per aver raccontato, attraverso un registro linguistico delicato ma deciso, un orribile rituale che rende vittime ancora troppe bambine nell'Italia più rurale.
Ricevono le menzioni speciali in questa categoria: Genesi di Donatella Altieri e Non è successo niente di Chantal Toesca, per il coraggio produttivo nella realizzazione di opere filmiche brevi ma di grande contenuto sociale.
Il Festival ha rappresentato un volano nella creazione di ricchezza economica attraverso la promozione e lo sviluppo delle attività turistiche e commerciali, nonché l’incremento dei trasporti e del settore dell’artigianato locale e di prodotti tipici. Il richiamo del Festival ha favorito il flusso turistico nei mesi di alta stagione e di bassa stagione, avendo generato una domanda di servizi legati ai trasporti, all’accoglienza, alla ristorazione e alle attività commerciali in genere anche in funzione dell’incremento della strategia di destagionalizzazione dei flussi turistici. In sinergia con la Federalberghi delle Isole Eolie e il Comune di Lipari il Festival ha favorito il processo di creazione di un’offerta turistico-culturale integrata. La scelta di delocalizzare gli eventi, organizzati nel centro storico e nei siti limitrofi, ha permesso una maggiore distribuzione del turismo sull’isola, in modo tale da favorire i servizi di accoglienza e le attività commerciali su tutto il territorio.
La presenza di turisti ed escursionisti italiani e stranieri ha incrementato la domanda di servizi legati agli operatori turistici locali e ai fornitori di servizi che riguardano il soggiorno, le visite guidate alla rocca e ai siti archeologici, le escursioni naturalistiche, i percorsi di trekking, le gite in barca e la pescaturismo. In questa direzione, il Festival ha rappresentato un’occasione per la creazione di nuove opportunità economiche e di impiego, con la promozione dello sviluppo commerciale e le attività legate alle professioni del turismo in relazione alle potenzialità e al contesto sociali ed economico locale. La particolare attenzione allo sviluppo dell’artigianato, dei prodotti tipici e dei servizi turistici ha rispettato l’obiettivo generale di incentivazione e valorizzazione turistica della Regione Siciliana, sia in termini economici, sia di tutela del patrimonio culturale e dell’identità specifica della regione.
Il festival Un mare di cinema – Eolie in video rappresenta un punto di riferimento importante per la valorizzazione della creatività locale.
Il festival ha goduto della presenza di numerosi registi e attori siciliani affermati nel mondo del cinema e, con eventi e proiezioni, ha creato uno spazio dedicato al cinema siciliano di grande richiamo nazionale e internazionale.
Il Concorso per cortometraggi Eolie in Video, inoltre, ha visto la partecipazione di numerosi registi e attori siciliani e in particolare eoliani: Flavia Grita e Sara Basile hanno presentato Arradio, un corto di produzione eoliana che racconta la storia di un maestro elementare che nel dopoguerra assume l’incarico a Lipari e porta con sé la radio, novità sconosciuta dagli isolani. La qualità dell’opera, la cura visiva e la partecipazione di attori e comparse eoliane hanno fatto sì che Arradio abbia ricevuto una menzione speciale del Centro Studi Eoliano.
Una giuria composta da esperti del settore cinematografico, siciliani ed eoliani, si è occupata selezione dei corti in concorso di Eolie in Video.
Il premio Efesto d’Oro è stato realizzato da artigiani locali: una maschera in terracotta che rappresenta Eolo, simbolo delle Isole Eolie, ideata e prodotta nel laboratorio artigianale dei Fratelli Spada di Lipari. Le maschere antiche che hanno riprodotto i fratelli Giovanni e Paolino Spada hanno fatto il giro del mondo. Sono oltre 250 le maschere della commedia, riproducenti i "preziosi reperti" della commedia greca creati in massima parte da Menandro che si sono possono ammirare al museo archeologico di Lipari, situato all'interno del castello, ma anche presso il negozio "d'arte" dei fratelli Spada, situato nel centralissimo corso Vittorio Emanuele. In queste maschere è possibile riconoscere i tipi umani più caratteristici divisi in cinque classi: schiavi, vecchi, giovani, donne vecchie e donne giovani. I fratelli Spada le hanno talmente riprodotte fedelmente e facendone un prezioso "souvenir" per i tanti turisti che da ogni parte del mondo visitano le isole Eolie.
Il Festival ha valorizzato la creatività locale anche attraverso la produzione di una locandina particolare. Quest’anno, infatti, in occasione della trentesima edizione del Festival, la locandina è nata da un’originalissima commistione artistica tra un’opera dell’artista liparota Loredana Salzano e l’intervento del grafico Giorgio Battaglia che ha curato il collage con riferimenti alla storia del cinema eoliano. Il risultato è un’interpretazione dadaista e visionaria, una sperimentazione inedita verso un nuovo linguaggio visivo e comunicativo, un interscambio di stili per un’innovativa visione ludico artistica del tema.
E’ stata considerata, inoltre, la creatività in cucina con l’evento “Cinema e Cibo”, promuovendo il settore enogastronomico attraverso un legame culturale con il cinema e il territorio. La cucina eoliana rappresenta un’attività fortemente legata alla produzione locale e alla tradizione del territorio e si integra nel contesto culturale attraverso il recupero e le valorizzazione dei prodotti tipici e delle antiche ricette. Il ristorante “La Nassa” ha aperto le sue porte a tutti i numerosi interessati con l’ospitalità tipica degli eoliani, facendo gustare piatti tipici isolani come i fusilli alla liparota con pomodoro fresco, olive tonno, capperi o la ricciola di lenza e capperi e, per gli amanti dei sapori terra, le salsicce alle erbe eoliane, prelibatezze del menu "segreto" di donna Teresa e del figlio Bartolo Matarazzo, patron dello storico locale.
Al termine delle serate del festival sono stati offerti apertivi eoliani con prodotti tipici e vini di Lipari, sia da uve rosse che bianche che maturano da robuste viti, grazie ai terreni caratterizzati dall'importante presenza di frammenti di pomice e ossidiana, che hanno condizionato per secoli la notorietà e l'economia dell'isola.
L’Ufficio Stampa del Centro Studi e Ricerche e Problemi Eoliani si è occupato della comunicazione e della promozione del Festival e di altre iniziative correlate, attraverso numerose iniziative mirate ad includere un target sempre più variegato di interessati, turisti ed escursionisti.
Tutte le informazioni riguardanti il Festival sono state veicolate dalla stampa periodica e quotidiana locale e nazionale, sia di settore (cinematografico ed editoriale) che sui grandi circuiti (Repubblica, Corriere della Sera e altri). I giornali online, il sito istituzionale (www.centrostudieolie.it) e i social network (Facebook, Twitter) hanno comunicato aggiornamenti quotidiani, foto e video per tutta la durata del festival. In particolare, sono stati svolti filmati e interviste mandati in onda dalla rete televisiva locale (Teleisole) e disponibili sulle testate online dei siti internet di informazione delle Isole Eolie www.bartolinoleone-eolie.it e www.lipari.biz e sui siti www.strill.it e di informazione regionale.
Su Facebook le pagine “Un mare di cinema”, “Museo del Cinema e della Civiltà del bello” e il gruppo “Centro Studi Eoliano” hanno comunicato gli eventi e raccolto foto e video delle serate del festival, favorendo l’incontro e lo scambio di informazioni.
Video dedicati alle serate di Un mare di cinema sono stati inseriti su youtube.
Sono stati realizzati comunicati stampa prima, durante e dopo l’intervento, veicolati dalla stampa tradizionale e online e dal sito istituzionale. Sono state svolte operazioni di mailing, newsletter dedicata e inviti personalizzati indirizzati ai soci e ai potenziali visitatori interessati all’attività del Centro Studi Eoliano. Le informazioni sono state diffuse anche da locandine e banner collocati in zone strategiche dell’isola (area portuale, agenzie marittime, barche di servizio turistico, hotel, attività commerciali, etc.). Gli studenti dell’Università Ca’ Foscari si sono dedicati alla promozione diretta degli eventi con attività di volantinaggio e distribuzione di materiale informativo.
Il 15 luglio alle ore 11,30 su Rai Isoradio è stato creato un collegamento in diretta con il Centro Studi per parlare della XXX edizione di Un mare di cinema.
Agosto La collaborazione tra Eolie in Video e il Ca’ Foscari Short Film Festival si è rinnovata quest’anno con l’organizzazione di stage formativi per 8 ragazzi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e con le proiezioni dei cortometraggi premiati nell’ambito della terza edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival dell’università veneziana che ha visto in competizione trenta cortometraggi provenienti dalle scuole di cinema di quattordici paesi: Mitten am Rand (The Ground is Lava) di Laura Lackmann Popescu, Anna et Jérôme di Mélanie Delloye, Eat di Moritz Krämer, Rae di Emmanuelle Nicot, Mee di Letty Felgendreher. I cinque cortometraggi, proiettati dal Centro Studi Eoliano in concomitanza del concorso Eolie in Video, hanno permesso al pubblico di apprezzare alcuni dei lavori più importanti prodotti dalle scuole di cinema di tutto il mondo nell’ultimo anno, creando inoltre un ponte tra Venezia e Lipari tra realtà piccole ma vitalissime come il Ca’ Foscari Short e Eolie in Video.
E’ proseguito il rapporto di collaborazione avviato tra il Centro Studi Eoliano e l’associazione Urba di Reggio Calabria, diretta da Raffaele Mortelliti, e Giusva Branca, organizzatrice della manifestazione Tabularasa giunta alla terza edizione.
Alla luce del rapporto avviato, alla fine di luglio a Reggio Calabria le Eolie sono state protagoniste attraverso la presentazione del volume scritto dallo storico Giuseppe La Greca, Le Giornate di Filicudi; nel corso della serata è stato presentato anche il film Il maggio di Filicudi di Flavia Grita e G. La Greca. La presentazione, condotta dai giornalisti Giuseppe Rizzo e Simone Caltabellota, ha avuto come titolo Quale isolamento?
Sono state organizzate iniziative collaterali al festival legate al mondo del cinema con la proiezione dei corti organizzata dall’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Considerati il successo del festival e la grande richiesta del pubblico, nel mese di agosto, sono state organizzate le seguenti proiezioni presso il giardino del Centro Studi Eoliano:

Venerdì 16 agosto:
Terramatta di Costanza Quatriglio
Domenica 18 agosto:
Lincoln di Daniel Day Lewis
Lunedi 19 agosto:
Musica e Cinema frammenti di film girati alle Eolie con accompagnamento musicale del maestro Salvatore Gitto (Chiesa dell’Immacolata)
Martedì 20 agosto:
La migliore offerta di Giuseppe Tornatore
Lunedì 26 agosto:
Viva la libertà di Roberto Andò
Venerdì 30 agosto:
La guerra dei vulcani di Francesco Patierno
Settembre Venerdì 6 settembre:
Caro Diario di Nanni Moretti
Domenica 8 settembre.
Fughe e approdi di Giovanna Taviani
Venerdì 13 settembre:
Stromboli di Roberto Rossellini con Ingrid Bergman
Domenica 15 settembre:
Vulcano di William Dieterle con Anna Magnani
Venerdì 20 settembre:
La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana
Domenica 22 settembre:
L’avventura di Michelangelo Antonioni
Venerdì 27 settembre:
Il postino di Michael Radford con Massimo Troisi
Domenica 29 settembre:
Kaos di Paolo e Vittorio Taviani
Ottobre Sabato 5 ottobre:
Nuovo cinema paradiso di Giuseppe Tornatore
Sabato 12 ottobre:
Edda Ciano e il comunista di Graziano Diana con Stefania Rocca e Alessandro Preziosi
Domenica 13 ottobre:
La guerra dei vulcani di Francesco Patierno
Sabato 19 ottobre:
Habemus Papam di Nanni Moretti
Domenica 20 ottobre:
Alla luce del sole di Roberto Faenza con Luca Zingaretti
Sabato 26 ottobre:
Terraferma di Emanuele Crialese con Giuseppe Fiorello